Il Ganoderma lucidum è un fungo
considerato non commestibile per il suo sapore amaro e la consistenza legnosa,
di colore dal rosso al nero, dal caratteristico aspetto lucido, da cui il nome.
Esistono notizie documentate del suo impiego in Cina vari secoli prima della
nascita di Cristo.
E' un fungo adattogeno in grado
di esercitare uno stimolo generale dell'organismo ed un sostegno
antisenescenza; è annoverato tra le 10 sostanze terapeutiche naturali più
efficaci.
Denominazione giapponese del
frutto del fungo Ganoderma lucidum,
appartenente alla famiglia delle
Polyporaceae. Nella medicina popolare orientale veniva considerato "erba
divina della longevità"
Proprietà
• Attività adaptogena
• Attività antinfiammatoria e
preventiva di malattie
neurodegenrative e cardiovascolari
• Attività anti-ipertensiva,
antitrombotica, ipocolesteromizzante
• Immunostimolante e antitumorale
• Epatoprotettivo
• Effetto normalizzante sul
sistema nervoso centrale: miglioramento della
qualità del sonno, dello stato
fisico generale
Costituenti bioattivi
Aminoacidi, triterpeni, steroli,
polisaccaridi, lipidi, alcaloidi, vitamine
(C, D, B), Ge organico, calcio,
ferro, fosforo.
Indicazioni
Patologie importanti:
ipertensione, ipercolesterolemia, diabete,
epatopatie virali e croniche,
sindrome autoimmuni, sindrome di
stanchezza cronica, infezioni
virali, tumori.
Patologie minori: allergie,
cefalea ed emicrania, gastriti, bronchiti,
astenia, stati di affatticamento,
costipazione.
Altre applicazioni
In dermo-cosmesi: alopecia e
perdita di capelli
Forme di impiego
Estratto secco, estratto
acquoso/alcolico per la preparazione di
bevande, capsule, tavolette,
lozioni, creme.
Dosaggi d'impiego consigliati
0.5-1 g/die dose di mantenimento;
2-5g/die patologie croniche; 5-
10g/die per patologie importanti
Tossicità ed effetti collaterali
Studi di tossicità acuta e
subacuta non hanno riscontrato alcun effetto
GENERALITA'
Reishi è il nome giapponese del
frutto di un fungo basidiomicete, il Ganoderma Lucidum (Mannentake)
appartenente alla famiglia delle Polyporaceae. Esistono varie specie di
Ganoderma, ma la più utilizzata è la varietà lucidum, il cui frutto è di un
intenso colore rosso. Il frutto è caratterizzato da un intenso sapore amaro, e
il grado di amarezza varia a seconda delle condizioni e luogo di coltivazione.
Reishi è sin dai tempi antichi conosciuto nella tradizione popolare giapponese
e cinese come erba divina della longevità, in grado di aumentare lo stato
generale di salute e il benessere fisico. I numerosi studi scientifici
effettuati su questo fungo, lo configurano attualmente come un prezioso
"nutriceutico", e come materiale di partenza per l'ottenimento di farmaci.
Reishi è impiegato per il trattamento di più di 20 patologie, che vanno
dall'emicrania, ipertensione, artrite, nefrite, diabete, ipercolesterolemia,
allergie,a importanti problemi cardiovascolari, neurodegenerativi e cancro.
PROPRIETA' E SOSTANZE BIOATTIVE
Le numerose proprietà
farmacologiche di Reishi sono dovute a composti organici quali aminoacidi,
triterpeni, steroli, lipidi, alcaloidi, polisaccaridi, vitamine e minerali. Più
precisamente contiene calcio, ferro e fosforo, vitamine C, D, B, incluso
l'acido pantotenico, che è essenziale per la funzione nervosa. Le principali
attività farmacologiche di Reishi e le sostanze bioattive coinvolte, vengono di
seguito passate in rassegna.
• Attività adaptogena. Reishi é
un adaptogeno, con proprietà simili al ginseng. L'adenosina contenuta in Reishi
spiega il suo impiego nella medicina cinese, per calmare la tensione nervosa.
L'adenosina rilascia la muscolatura scheletrica, ha un effetto sedativo sul
sistema nervoso centrale, ed è un azione antagonista sulla attività stimolante
della caffeina.
• Attività anti-infiammatoria
preventiva di malattie neurodegenerative e cardiovascolari.L'estratto di Reishi
è stato positivamente valutato per la sua attività anti-infiammatoria, sia per
somministrazione orale che topica. Il componente responsabile di questa
proprietà è stato isolato ed identificato, come un analogo dell'idrocortisone,
che non possiede però gli effetti collaterali, caratteristici degli
antifiammatori steroidei, e non-steroidei. Inoltre l'attività anti-
infiammatoria è importante,
poiché l'infiammazione è coinvolta nello sviluppo di serie patologie
neurodegenerative tipiche dell'età senile, come il morbo di Alzheimer.
L'impiego di Reishi è visto nella prospettiva di mitigare gli effetti di questa
malattia devastante, non solo per le proprietà antiinfiammatorie, ma anche per
la capacità di Reishi di agire positivamente sullo stato di benessere degli
individui anziani. Reishi è utile per aumentare in questi soggetti l'energia
vitale, la facoltà di pensiero e prevenire la perdita di memoria.
L'attività antinfiammatoria di
Reishi è stata valutata anche nell'ambito di altre patologie che vedono lo
stato infiammatorio concausa della loro insorgenza: le malattie
cardiovascolari.
• Attività antiipertensiva. L'attività
antiipertensiva è dovuta ai 112 triterpeni identificati, ad azione
ACE-inibitrice. In particolare gli acidi ganoderici (B, D, F, H, K, S e Y), il
ganoderale A, e il ganoderolo A e B sono responsabili dell'attività ipotensiva.
• Attività antitrombotica. La
valutazione della capacità inibitoria dell'aggregazione
piastrinica dell'estratto di
Reishi, ha condotto all'isolamento e identicazione degli agenti responsabili,
derivati dell'adenosina e della guanosina.
• Attività ipoglicemica.
L'estratto di Reishi è risultato efficace nella riduzione dei livelli di
glucosio nel sangue, dopo solo due mesi di trattamento. L'attività ipoglicemica
è dovuta ad un aumento dei livelli di insulina nel plasma, e ad un accelerato
metabolismo del glucosio, sia a livello dei tessuti periferici che del fegato.
• Attività immunostimolante e
antitumorale. I composti contenuti in Reishi sono stati classificati come
potenziatori delle difese dell'ospite, poiché possiedono proprietà
immuno-stimolanti. In virtù della capacità di potenziamento delle difese
fisiologiche dell'ospite, questo fungo viene attualmente valutato come agente
carcinostatico, su base immunomodulatoria, senza peraltro possedere gli effetti
collaterali indesiderati degli antitumorali tradizionali. L'effetto
antitumorale è mediato dal rilascio di citochine da parte di di macrofagi e
linfociti T attivati. Negli ultimi anni si stanno moltiplicando gli studi sulle
proprietà antitumorali di Reishi. Le indicazioni per la supplementazione di
Reishi nella terapia antitumorale è finalizzato a ridurre gli effetti
collaterali della chemio e radio-terapia; al prolungamento della sopravvivenza
e al miglioramento della qualità di vita dei pazienti; alla riduzione dei
rischi di metastasi; alla prevenzione dell'incidenza e delle recidive della
malattia. Queste proprietà sono dovute all'azione di varie sostanze in esso
contenute:
a) Triterpenoidi citotossici
quali gli acidi ganoderici;
b) Polisaccaridi ad attività
antitumorale e i loro complessi proteici;
c) Derivati del germanio. Reishi
contiene un elevata concentrazione di germanio, importante elemento al quale è
riconosciuta l'attività antitumorale attraverso la stimolazione
dell'interferone, ed inoltre il germanio è in grado di ridurre il dolore che
accompagna gli stadi terminali della malattia cancerosa.
d) Fibre alimentari.. L'elevato
numero di fibre alimentari contenuto nel fungo è costituito da β-glucano,
sostanze chitiniche, eteropolisaccaridi, che possiedono un attività
carcinostatica sia su base farmacologica che fisiologica, poiché sono in grado
di prevenire l'assorbimento e di favorire l'eventuale escrezione di sostanze
carcinogeniche.
• Attività epatoprottettiva.
Studi clinici sull'estratto secco di Reishi effettuato su pazienti affetti da
epatite B hanno evidenziato risultati incoraggianti, sostenuti anche
dall'azione epatoprotettiva, antiossidante e detossificante di Reishi.
L'estratto di Reishi viene correntemente somministrato nel caso di epatiti
necrotiche, e nell'intossicazione da tetracloruro di carbonio.
ALTRE APPLICAZIONI
• In cosmesi. Le donne cinesi
utilizzano Reishi per la bellezza della pelle. I benefici osservati sono
probabilmente sostenuti dall'effetto potenziante sul sistema ormonale. Inoltre
Reishi è contenuto in brevetti giapponesi finalizzati al trattamento
dell'alopecia, e della perdita dei capelli.
DOSAGGI D'IMPIEGO E TOSSICITA'
Studi di tossicità acuta e
subacuta hanno rivelato l'assoluta sicurezza di impiego sull'uomo di questo
fungo. Sono stati somministrati 10 g/die di estratto di Reishi, senza rilevare
alcun effetto collaterale. Studi di farmaconinetica suggeriscono come dose di
mantenimento 0.5-1g/die, dai 2-5 g/die per stati cronici di stanchezza, stress,
sindromi autoimmunitarie, e altre malattie croniche, sino a 5-10 gr/die per importanti
e serie patologie.
FORME DI IMPIEGO
Reishi non è solitamente
utilizzato come alimento a causa della sua estrema amarezza, viene però
impiegato per la preparazione di tè, e di integratori nutrizionali. Viene
utilizzato come estratto acquoso/alcolico e sotto forma di polvere, per la
preparazione di vari tipi di nutriceutici, prodotti farmaceutici, come bevande,
tavolette, capsule, e in cosmetici sotto forma di lozioni e creme.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
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